Palazzo Fantuzzi
Bologna, Italia
1517–1680; 1678–1684 (affreschi e decorazioni della sala da ballo)
Architetti: Bartolomeo Triachini, Farina, Pietro Canali; scultore: Gabriele Brunelli; decoratore: Bibiena
Architettura residenziale
Famiglia Fantuzzi
Costruito nel 1517, al posto di case preesistenti di età medievale, il palazzo era la residenza della famiglia Fantuzzi, che era inclusi membro del Senato Bolognese.
Il palazzo presenta una facciata senza portico (non troppo comune a Bologna, anche se utilizzata), forse basata su un progetto del Formigine e di Bartolomeo Triachini.
La costruzione fu terminata nel 1680, quando Carlo Ridolfo Fantuzzi fu eletto gonfaloniere: per autocelebrarsi, egli decise di inaugurare un nuovo scalone all'interno del palazzo, costruito su progetto di Pietro Canali. Questa scala aveva il compito di condurre gli ospiti al piano nobile, dove si trovava la sala da ballo.
L'imponente facciata rimanda alla tradizione degli edifici Tosco-Romani del XVI secolo; la decorazione esterna, con figure di elefanti, allude allo stemma Fantuzzi.
All'interno lo scalone di Pietro Canali è sobrio, decorato con statue raffiguranti Ercole e Atlante.
Al secondo piano si può visitare il grande salone con affreschi dipinti da Francesco Galli Bibiena tra il 1678 e il 1684. Qui l'artista abbandona la tradizionale veduta frontale e usa per la prima volta un nuovo modo di dipingere strutture architettoniche, utilizzando una prospettiva per angolo.
Sulla parete è dipinta una doppia galleria aperta, asimmetrica con dei o figure mitologiche. Effettivamente Francesco era un ottimo pittore di figure, probabilmente molto più abile di suo fratello Ferdinando. Colonnati e ali amplificano l'illusione, ingannando l'osservatore e dando alla sala un'ampiezza fittizia.
Di fronte alle finestre un verde giardino dipinto apre su immagini di forte suggestione teatrale.
Grazie alla facciata senza portico, inconsueta a Bologna, è facile distinguere Palazzo Fantuzzi in via S. Vitale. All'interno, oltre alla sala da ballo illusionisticamente dipinta da Francesco Galli Bibiena (1659–1739), in un momento successivo Carlo Ridolfo Fantuzzi commissionò a Pietro Canali (1618–1680) la costruzione di uno scalone monumentale, uno dei primi esempi del tardo barocco a Bologna.
Documenti storici.
Palazzo Fantuzzi
1680
Pietro Canali; Gabriele Brunelli; Gioacchino Pizzoli
Per questa doppia rampa di scale Pietro Canali si ispirò alla scenografia teatrale. Statue allegoriche di Ercole e Atlante, scolpite da Gabriele Brunelli (1615–1682), decorano lo scalone, mentre il soffitto è dipinto da Gioacchino Pizzoli (1651–1731).
Salone da ballo, Palazzo Fantuzzi
1684
Francesco Galli Bibiena
Anche se rimandano a sculture antiche le statue degli dei rientrano perfettamente nell'architettura illusionistica, dipinta dall'artista per creare effetti artificiali destinati a stupire il visitatore.
Salone da ballo, Palazzo Fantuzzi
1684
Francesco Galli Bibiena
Anche se rimandano a sculture antiche le statue degli dei rientrano perfettamente nell'architettura illusionistica, dipinta dall'artista per creare effetti artificiali destinati a stupire il visitatore.
Cuppini, G., Palazzi senatorii a Bologna. Architettura come immagine del potere, Bologna, 1974;
Clerici Bagozzi, N., “Da Giovanni Maria 'il vecchio' a Francesco Bibiena: la pittura di figura delle prime generazioni”, I Bibiena, una famiglia europea (exhibition catalogue), Bologna, 2000;
Adani, G., Ravenna, M., Le grandi dimore storiche in Emilia-Romagna. Palazzi privati urbani, Milano, 1986;
“Il Seicento”, Storia dell'architettura italiana (ed. A. Scotti Tosini), Milan, 2003.
Copyright immagini: Archivio fotografico della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico di Bologna, su concessione del Ministero per i Beni culturali.
Claudia Solacini "Palazzo Fantuzzi" in "Discover Baroque Art", Museum With No Frontiers, 2024. https://baroqueart.museumwnf.org/database_item.php?id=monument;BAR;it;Mon12;16;it
Compilato da: Claudia Solacini
Traduzione di: Claudia Solacini
Numero di lavoro di MWNF: IT2 20
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