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Nome del monumento:

Chiesa di San Girolamo della Carità, Cappella Spada

Ubicazione:

Roma, Italia

Contact DetailsChiesa di San Girolamo della Carità, Cappella Spada
Via di San Girolamo della Carità
00186 Roma

Datazione del monumento:

1654-1659

Artisti:

Francesco Righi (architetto); Antonio Giorgetti; Paolo Naldini; Ercole Ferrata; Cosimo Fancelli; Giovan Battista Scala, detto il Napoletano; Giovanni Maria della Monaca; Giovanni Somazzi

Tipologia:

Cappella

Promotore(i) della costruzione:

Virgilio Spada

Storia:

San Girolamo della Carità era la chiesa sede dell’omonima Confraternita, celebre per le sue opere caritative cui diede un impulso decisivo San Filippo Neri che qui visse per oltre trent’anni, a partire dal 1551, istituendovi l’Oratorio.
La cappella, dedicata alla Madonna raffigurata nell’affresco di fine Quattrocento, fu concessa il 17 ottobre 1595 a Orazio Spada, ma non si hanno notizie sul suo aspetto originario. Dopo la morte di Paolo Spada, fratello ed erede di Orazio, furono eseguite, nel quarto decennio del Seicento, delle opere di abbellimento.
Nel 1654 Virgilio Spada, nipote di Orazio, padre oratoriano nonché elemosiniere segreto di Innocenzo X e poi di Alessandro VII, fece riprendere i lavori con lo scopo di trasformare la cappella nel mausoleo di famiglia, celebrando in questo modo gli antenati più illustri del suo casato. Il disegno della cappella è opera di Francesco Righi, come testimoniato dalle fonti d’archivio, mentre per la parte ideativa diede il suo contributo lo stesso Virgilio Spada, architetto dilettante, che seguì in prima persona i lavori, compresa la realizzazione della balaustrata. Spada era tra l’altro molto legato a Borromini, cui aveva anche elargito consigli per gli aspetti simbolico-religiosi di alcune delle sue fabbriche, come quella dell’Oratorio di Santa Maria in Vallicella: questo è il motivo per cui si è ritenuto a lungo che la cappella Spada fosse opera del celebre architetto ticinese.

Descrizione:

L'elemento più scenografico della cappella è costituito dalle sue pareti rivestite integralmente di tarsie alternate a lastre marmoree che imitano damaschi, in giallo antico per le decorazioni vegetali e per gli emblemi degli Spada (gigli, stelle e spade, nella fascia superiore) e in onice scuro per le specchiature, eseguite da Giovan Battista Scala, detto il Napoletano, Giovanni Maria della Monaca e Giovanni Somazzi. 
La tradizionale balaustra d'accesso alla cappella è qui sostituita da due angeli inginocchiati che sorreggono un drappo in diaspro a imitazione della tovaglia eucaristica, il tutto opera di Antonio Giorgetti, allievo di Bernini. Le ali dell'angelo di sinistra sono in legno e mobili, in modo da consentire l'accesso alla cappella. Anche l'altare presenta un finto paliotto damascato, realizzato con intarsi marmorei di rami fioriti e gigli. L'affresco staccato della Madonna con Bambino è incorniciato a sua volta da marmi policromi: una corona di alloro in verde antico e due rami di palma in marmo chiaro. Ai lati sono posti due medaglioni in rilievo con i volti di San Francesco e San Bonaventura realizzati da Paolo Naldini.
Sulle pareti laterali si trovano due divani in marmo nero, con braccioli in marmo giallo, su cui giacciono, tra cuscini e drappi in alabastro, a sinistra la figura dormiente di Bernardino Lorenzo Spada vescovo di Calvi (morto nel 1543), opera di Ercole Ferrata, e a destra Giovanni Spada (morto nel 1247), cappellano di Innocenzo IV, eseguito da Cosimo Fancelli tra il 1656 e il 1659.
Al di sopra dei due monumenti pendono, da corde bronzee, alcuni medaglioni con le effigi dei più illustri membri della famiglia Spada: Amadore I Spada e suo fratello Aleramo di Paolo Naldini, Pietro di Cecco e Serrone di Pietro Spada, sempre del Naldini, Amadore Spada e sue figlio Mengo di Antonio Raggi, Amadore II Spada di Francesco Baratta, Mutio Spada e suo nipote Antonello di Ercole Ferrata e Ghino di Mengo Spada di Giuseppe Perone.
Anche il pavimento è costituito da analoghi motivi ad intarsio mentre la volta a botte è affrescata con la colomba dello Spirito Santo e le figure della Fede e della Carità.

View Short Description

La cappella, altamente scenografica, è completamente decorata da tarsie marmoree che simulano stoffe di damasco alle pareti. Due angeli del Giorgetti, allievo di Bernini, recano una tovaglia eucaristica in diaspro; l’angelo di sinistra è provvisto di ali mobili lignee, a imitazione del marmo, che consentono l’accesso alla cappella.

Criterio di datazione del monumento:

Documentazione archivistica.

Bibliografia di riferimento:

Papaldo, S., San Girolamo della Carità, Rome: Istituto di studi romani, 1978.

Citation:

Pier Paolo Racioppi "Chiesa di San Girolamo della Carità, Cappella Spada" in "Discover Baroque Art", Museum With No Frontiers, 2024. https://baroqueart.museumwnf.org/database_item.php?id=monument;BAR;it;Mon11;31;it

Compilato da: Pier Paolo Racioppi

Numero di lavoro di MWNF: IT1 31

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