San Girolamo
Roma, Italia
Galleria Borghese
Scipione Borghese
Stato Italiano
1605/06
Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571, Caravaggio (Bg)-1610, Port’Ercole (Gr))
56
Olio su tela
cm. 116 x 153
Collezione Scipione Borghese
Dipinto
San Girolamo, Padre della Chiesa d'Occidente, è raffigurato mentre traduce in latino i testi dell'Antico e del Nuovo Testamento (Vulgata). La scena è suggestivamente resa con un fondo neutro, su quale si staglia la figura viene inondata dalla luce. Sul tavolo, vicino ai libri è rappresentato un teschio, attributo del santo, che sottolinea l'aspetto penitenziale e la meditazione sulla Passione e morte di Cristo. La composizione è eseguita con estremo realismo, secondo i canoni tipici dell'artista, che riuscirà a trasmettere ai soggetti una drammaticità tutta particolare, concentrata solo sulle azioni o sulle espressioni dei personaggi, senza ricorrere a scenografie monumentali e ad artifici, tipici dell'arte barocca. San Girolamo è uno dei personaggi più raffigurati nell'epoca della Controriforma; la sua vita attiva e quella contemplativa erano proposti come modello di comportamento per il fedele, che in lui vedeva la via della salvezza. A questi aspetti si aggiungeva l'importanza dello studio e della traduzione delle scritture dal greco e dall'ebraico. La Vulgata fu infatti la prima trascrizione in latino della Bibbia e pertanto divenne uno strumento fondamentale per la conoscenza e la diffusione dei testi sacri. Il dipinto, secondo la tradizione, venne eseguito direttamente per Scipione Borghese, da poco eletto al cardinalato per opera dello zio Camillo, pontefice dal 16 maggio del 1605 con il nome di Paolo V. Il cardinale, che aiutò l'artista ad uscire dal carcere per un affare di donne nello stesso 1605 – anno cui si data l'opera -, sarà uno dei più grandi estimatori di Caravaggio, di cui riuscirà a possedere ben dodici opere per la sua collezione.
View Short DescriptionL'opera fu portata dall'artista come dono al cardinale Borghese , che lo aveva aiutato a uscire dalla prigione romana. Il dipinto rappresenta San Girolamo, uno dei dottori della chiesa, nell'atto di tradurre la Vulgata. Per questo motivo è ritenuto il Patrono di archeologi, bibliotecari, traduttori e studiosi in genere. La tela risale 1605, lo stesso anno nel quale Borghese fu fatto cardinale, rendendo questo dipinto il più che mai caro dipinto per il nuovo eletto principe delle chiesa.
P. Della Pergola, Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma, 1959, n. 115, pp. 81-83
D. Bull – T. Dibbits, Rembrandt Caravaggio, catalogo della mostra, Amsterdam, 2006, p. 148, cat. 35
N. Hartje, Caravaggio. Originale und Kopien im Spiegel der Forschung, catalogo della mostra, Düsseldorf, 2006, p. 227, cat. 19
Copyright immagine: Archivio fotografico Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale della Città di Roma.
Sofia Barchiesi "San Girolamo" in "Discover Baroque Art", Museum With No Frontiers, 2024. https://baroqueart.museumwnf.org/database_item.php?id=object;BAR;it;Mus11;39;it
Numero di lavoro di MWNF: IT1 53
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